Domini scaduti: Test e considerazioni per il posizionamento.
Da molti anni intorno ai domini internet si è creato un mercato.
Da un lato c’è la speculazione dei cybersquatter che da sempre tentano di accaparrarsi i nomi migliori con lo scopo di rivenderli a prezzo maggiorato, dall’altro c’è il business dei domini scaduti.
Infatti quotidianamente migliaia di aziende e privati non rinnovano (volutamente o meno) il proprio dominio, il quale viene prontamente ri-registrato da altre società per lucro nella speranza di ottenere denaro dal vecchio titolare, o semplicemente per veicolare il traffico precedente nei propri circuiti pubblicitari.
Poichè alcuni domini scaduti conservano il pagerank e sono ancora presenti nell’indice dei principali motori di ricerca molti si domandano se questi possano servire ai fini del posizionamento o per scavalcare l’eventuale pseudo sandbox .
Mi sono quindi preso la briga di fare personalmente alcuni test per valutare l’efficacia di questa tecnica, e le eventuali difficoltà del backordering la tecnica di registrazione di un dominio nel momento esatto della scadenza)
Per semplificarmi il lavoro ho realizzato un software in Vb.net che, data una lista di domini facesse il whois per recuperare lo stato e la data di scadenza, controllasse il pagerank, la presenza nell’indice e l’eventuale URL reale nel caso di pagerank fasullo (esempio se effettuate un redirect 302 da un dominio verso un altro questo nella toolbar acquisirà il valore dell’altro, ma in realtà i risultati nelle serp saranno sempre del sito a cui avete redirettato il vostro, quindi non utilizzabile ai fini di posizionamento). E’ possibile fare questo test manualmente anche senza questo tipo di software
La lista di domini in prossimità di scadenza è prelevabile da alcuni siti famosi che si occupano proprio del mercato dei domini in scadenza: http://www.snapnames.com/ e http://www.pool.com e altri vari.
Il file è in formato txt, con una lista separata da un invio, raggruppati per data di scadenza con uno scarto massimo di 7 giorni.
Il mio software macina la lista e inizia a processare per ogni dominio i valori di cui sopra.
Quelli che soddisfano i criteri migliori vengono ritenuti “validi”.
Personalmente ho selezionato domini con pagerank maggiore o uguale a 5.
Il problema fondamentale sta nel fatto che il database del pagerank usato dalla Google toolbar, come molti sanno, è sfasato temporalmente di qualche mese, per cui nel caso dei domini scaduti, il valore potrebbe essere fittizio o diverso dalla realtà.
Tornando al test: una volta scelti i pagerank migliori bisogna controllare se le pagine del sito sono ancora nell’indice del motore.
Difatti se un url non è raggiungibile per troppo tempo, Google la posiziona dapprima tra i risultati supplementari e poi la cancellata.
I domini .com e da poco anche i .it, se non rinnovati, vengono messi in un stato di inattività chiamato REDEMPTION PERIOD per consentire al titolare di recuperare il dominio entro 90 giorni previo un pagamento di una sorta di mora;
Da qui nasce la difficoltà di trovare domini davvero utili per un SEO.
I backlink a volte vengono cancellati, altre volte no, è sempre questione di tempistica e fortuna.
Personalmente dopo aver raccolto una lista di buoni domini ho tentato di ri-registrarli alla scadenza tramite GoDaddy, poichè il prezzo di $18.99 (circa 14 euro) mi sembrava abbordabile.
Il risultato è che, vista l’elevata competitività e dato il grosso business che gira intorno è stato per me impossibile acquisire un dominio tramite Godaddy.
Ci ho provato decine di volte senza successo.
I registrar Pool e SnapNames, sono sicuramente più efficaci, ma hanno un costo di 60 $USD, con pagamento solo in caso di successo, decisamente più elevato.
Nel caso che il dominio sia veramente interessante e c’è conflitto tra più acquirenti questi registrar fanno partire un’asta al rialzo, per cui domini di TRE lettere iniziano a salire vertiginosamente di prezzo, fino a vedere cifre astronomiche a 5 zeri.
Decido di fare un piccolo investimento e tento il backordering di un paio di domini con PAGERANK 6.
Li acquisisco senza problemi ma solo dopo mi rendo conto che la mia inesperienza mi aveva portato ad una cattiva valutazione.
Uno dei due aveva il già citato pagerank fasullo, poichè interrogando la toolbar di Google con determinati codici mi veniva restituita l’url reale, per cui i primi 60 euro buttati.
Il secondo era indicizzato, ma i backlink non erano più presenti, in effetti la homepage era come congelata nella serp. Anche aggiungendo contenuti non ho ottenuto rapidamente variazioni, sintomo appunto di pagerank sottozero e backlink insufficienti, esattamente come un dominio appena nato. Altri 60 euro buttati.
Vabbè, avrei potuto fare il furbo e rivenderli, ma al successivo aggiornamento della toolbar il pagerank è calato a zero come era logico che fosse. In ogni caso non amo spennare i polli.
Trovo un altro dominio con pagerank 5 e, forte dell’esperienza di valutazione precedente calcolo bene la situazione. Dominio con tutte le page indicizzate, tutte con pagerank, PR reale, indice principale, insomma mi sembra adatto per un test attendibile.
Morale della favola: Googlebot non passa quasi mai, e tuttora, dopo tre mesi lo snippet nella serp è ancora quello antecedente al mio acquisto.
Capisco allora che il business che gira, non si basa sui SEO, ma su un altro mercato, i domain marketplace.
Ci sono siti specializzati che mettono in vendita domini di tutte le specie, in attesa del vecchio proprietario o di nuovi acquirenti, e anche qui non mancano cifre a 5 zeri per domini particolari;
Onestamente non ho idea di quale markettaro pazzo possa spendere queste cifre per accaparrarsi un nome.
Alla fine non acquisto più domini scaduti con fini SEO, ma solo se trovo interessante il nome per me o per una eventuale rivendita, questa tecnica è dispendiosa in rapporto al minimo beneficio che si potrebbe trarre nel posizionamento.
Personalmente resto dell’idea che un buon sito si certifica dai contenuti, anche se il dominio non è eccellente e fortunatamente non sono l’unico rimasto a crederlo.
Giuseppe Liguori
Bavo, complimenti, ottima spiegazione! ….Ma ora quando metti a disposizione, ai tuoi amici, il software? 🙂
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“Personalmente resto dell’idea che un buon sito si certifica dai contenuti, anche se il dominio non è eccellente e fortunatamente non sono l’unico rimasto a crederlo.”
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Sulla tua ultima osservazione sono d’accordissimo con tè, infatti io seguo la tua stessa politica. 😉
A presto Rino.
Praticamente mi hai fatto risparmiare 120 euro:) stavo anche io facendo “delle ricerche” del genere.
Ormai la caccia ai domini validi è diventata davvero spietata ho letto che addirittura grossi provider alla scadenza rinnovano loro i domini per creare poi un after market.
L’anno scorso provai con la “preregistrazione” di circa 60 domini .eu non ne ho beccato nemmeno uno tra quelli validi!!!
Comunque mi associo alla richiesta di rino iamm peppe metti a disposizione sto programmino che sembra carino 🙂
Guarda a dire il vero inizialmente lo volevo vendere, perchè su ebay avevo trovato software del genere che si vendono a palate.
Poi però mi scocciavo di renderlo user friendly e l’ho un po’ abbandonato 🙂
Ci penserò.
mentre peppe rende scaricabile il programma online qualche tools carino si trova:
http://www.justdropped.com/
http://forum.cached.it/forum/trova-domini-scaduti.php
grazie antonio per la segnalazione 🙂
http://www.downloadblog.it/post/3719/lestensione-di-firefox-dedicata-al-seo
Grazie Giuseppe anche io avevo intenzione di comprare un dominio scaduto, ma dopo il tuo post cercherò di stare più attento e di valutare con più accuratezza la situazione
Ciao
Salve,
Complimenti per l’articolo è ben fatto e spiega con semplicità concetti un pò complessi.
Visto il mio interesse diretto per questo argomento (Rivendo domini per divertimento e speculazione) vorrei aggiungere un paio di “concetti” che a mio avviso non sono secondari.
Dal punto di vista SEO capisco che il PR sia importante, un utente finale però dovrebbe puntare sull’efficacia del nome di dominio, vale a dire visite uniche.
E’ fin troppo chiaro che la vanità di vantare un bel PR 7 sia nell’animo di tutti i SEO e bravi Webmaster, ma molte volte si sottovalutano delle caratteristiche dei nomi di dominio molto importanti quali :
-Traffico naturale
-Facilità di pronuncia.
-Facilità di digitazione.
-Significato dell’acronimo (Brandable).
-Facilità nella comprensione e nel ricordo.
Personalmente, anche se negli ultimi tempi il solo nome di dominio è decaduto come valore per le Serp, ritendo per test da me effettuati che ai fini del SandBox e del TrustRank, siti con parità di contenuti (qualità) e quantità di Backlinks (su contenuti), vengano valutati in modo diverso dai crawlers, privilegiando quei siti con keys insite nel nome di dominio.
Questa cosa si evidenzia in modo eclatante durante i seo contest, quando “i migliori” registrano tutte le compbinazioni possibili per quelle chiavi.
Vorrei ricordare a voi tutti che i filtri antispam di google (TrustRank di Sandbox per primo) verifica l’anzianità del dominio per privilegiarlo rispetto a quelli più giovani per le stesse keys e contenuti.
Se trovate un dominio “Vecchio” e lo pagate caro, vale tutti i soldi investiti, tenetevelo stretto, specialmente ante 97.
Comunque ho una risorsa online pubblica che fa’ esattamente quello che fa’ il software oggetto di questo articolo, non posto l’url adesso, ma solo se ne fate richiesta.
Da Domainer onesto, prima di rivendere un dominio lo faccio provare, sopratutto quando si parla di $$$$ o di €€€, partecipo alle aste pubbliche, e a parte qualche zifonata, ho sempre fatto buoni acquisti.
Adesso il mercato è calmo e bisogna acquistare!
Meditate.. Meditate…
Luca
Posta subito il link:)
Un Saluto a izzy che è un vicino di casa e un bravissimo webmaster
eccoti il link
http://www.classicwhois.com
pero’ uno ad uno 😉
prox settimana metto online quello da liste ma ovviamente non posto il link in “luoghi pubblici”
ottimo articolo, anche per i newbie come me, complimenti…:-)
Interessante analisi. Grazie anche a Voidcomputer per l’ulteriore contributo.
Ciao,
P|xeL
Desidero apportare in questo 3ad un ulteriore contributo..
Ho effettuato un test su un dominio del 2003 (danielececchini.com), dominio che era indicizzato ma senza attribuzione di PR.
Ho effettuato il test con un dominio acquistato in asta (mindw.com), tale dominio è più anziano di un paio d’anni rispetto al precedente.
Ho puntato con un redir 302 (su directory) il dominio mindw,ad una subdir del dominio danielececchini, ci ho piazzato una bella directory links in asp non ottimizzata, ho indicizzato la directory a metà aprile, i crawlers famelici si sono presentati subito, e con l’ultima attribuzione di PR di G ha subito acquisito PR 1.
Risultato del test
danielececchini.com PR0
mindw.com PR1 in ascesa (da pannello di G)
Considerazioni, il pr è provvisorio in quanto euristico, per il dominio principale è zero e rimarrà tale, la sorpresa è vedersi un dominio con redirect che punta su una subdir, pubblicato appena 1 mese fà vedersi attribuire il 29/04 un pr di 1.
La differenza a mio modesto parere è da ricercasi solo nell’anzianità.
Saluti
Luca
Void, ma questo dominio mindw.com l’hai preso all’asta dei domini
SCADUTI effettivamente o era semplicemente un dominio anziano in vendita?
Cioè se era uno scaduto mi confermi che è stato in redemption per i 3 mesi successivi la scadenza reale?
Ciao Giuseppe,
Confermo quanto da te detto e cioe’..
ho fatto un backorder per Mindw.com, l’asta su snap è andata deserta, per un disguido tecnico o fraintendimento (non ti so’ dire con precisione cosa sia successo) il dominio è rimasto inattivo per oltre 4 mesi dopo l’asta su snap.
Ricevo una email dove mi si comunica che il dominio è libero e registrabile, pago il mio backorder ed ottengo il dominio segnalando io stesso una registrar a me gradita in questo caso name.com.
Di fatto il dominio è rimasto non registrato per oltre 2 mesi dopo l’asta, come morto, inerte, tutti i backlinks persi, dominio distrutto.
Non voglio che prendiate ad esempio questo case history, ci mancherebbe altro, non voglio condizionare nessun lettore di questo blog, è una esperienza, che sicuramente ripeterò con altri domini parcheggiati, se ti fà piacere, Giuseppe, posterò di nuovo le mie osservazioni su quello che accade con questi esperimenti.
Saluti
Luca
Si certo, mi fa piacere ed è anche utile per gli altri utenti.
In fase di test ma già pubblicata la pagina relativa al servizio di PR checking multiplo (fino a 50 domini in un colpo).
Posto il link diretto http://www.classicwhois.com/classicwhoispr.asp
Segnalatemi pure malfunzionamenti o bugs, il PR e’ quello piu’ reale possibile, decimali per difetto.
saluti
Luca
Eccellente articolo ed ottima spiegazione. Penso che i “trucchi per i motori di ricerca” se davvero esistono sono solo parziali o quando vanno a colpire la mancanza di risorse di un motore: quindi nel caso di Google il tutto si esclude a priori. Peccato perchè reputavo l’acquisto dei domini vecchi un’oasi rimasta intaccata dalle barricate difensive dei motori.
Ciao,
io per la ricerca dei domini .it uso flytech.it
Molto semplice ma efficace…
Ciao Giuseppe,
ho acquistato un dominio scaduto da tre giorni senza volerlo, ho fatto delle ricerche per capire la sua storia, ma nessuna traccia neanche su archive.org. Cosa succede se era un dominio bannato da google?
Ecco..infatti..mi sono scervellato nel cercare domini scaduti ma liberi per l’acquisto..
Buongiorno, poco tempo fa ho perso il dominio in oggetto!! quindi l’ho ritrovato su snapnames ma nello stato di Backorder, ho provato decide di volte a mandare una mail a questi tizi, ma senza una risposta concreta!!, sai per caso se è possibile recuperare questo dominio!
Grazie per la risposta.
Per i domini italiani c’e’ Wix , ancora in betatest. Per provarlo scrivete a info wix .it e chiedete una pass.
Salve, tempo fa avevo un dominio sentieridamore.com, per tutelare il dominioo avevo anche registrato il .it poiché molti utenti avevano creado dei blog con il domuinio sentieridamore. Fatto sta che il dominio .com mi era scaduto e per gg non lo rinnovai anche perchè era mia intenzione rinnivare il sito con un nuovo dominio per via dei blog. Fatto sta che tornando sui miei passi decisi di rinnovare il dominio .com ma con meraviglia il mio dominio non era rinnovabiole in quanto dovevo attendere come mi veniva riferito da Aruba fatto sta che qualche giormo fa ho constatato che il mio dominio era in vendita presso una società di housting dominer al prezzo di 977 € Accipicchia avevo creato un dominio registrandolo per € 14 oggi per riavere il mio vecchio dominio dovrò sborsare 970 volte il valore che avevo pagato. Se lo tengano pure il mio sito era perrsonale e non commerciale tanto ho creato un nuovo dominio e il contenuto è lo stesso alla gente piace il contenuto e basta.
Ciao Giuseppe e grazie dell’articolo interessante. In pratica mi sembra di capire che tu non consigli di fare questo tipo di operazione ma credi che per un buon posizionamento i contenuti siano la cosa più importante?
Devo essere sincero, io invece credo che il nome dominio, ed anche la sua storia passata siano più influenti, spero però di sbagliarmi e che un giorno Google sia pienamente d’accordo con te!
Ciao
Claudio
Il mercato dominio è scaduto è qualcosa che non ho sentito parlare di prima fino ad ora, non ha senso per me. Escludendo la prospettiva dei vecchi proprietari che acquistano il dominio di nuovo e se (a) gli acquirenti di destinazione sono persone ricche che hanno voglia di particolari tipi di domini o (b) gli individui oi gruppi che cercano disperatamente di acquistare un dominio specifico e disposto a incassare i soldi per che (non so quanti di queste persone) – il mercato non sembra un buon di un mercato a tutti. Si basa su fattori in qualche modo sconcertante, troppo.
Ciao, ho visto questo interessante post e ho una domanda da farti. Sono interessato a “prenotare” un dominio in backorder su snapnames ma dopo quanto tempo si ha risposta del possibile acquisto?
Si deve sempre apettare la data di Expires? Ad esempio se il dominio scade a marzo dell’anno prossimo riceverò la mail tra 1 anno? E’ possibile?
At this time I am going to do my breakfast, afterward having my breakfast coming again to read additional news.
Volevo segnalare questo utile strumento gratuito: dominiscaduti.org
Grazie per l’ articolo interessante ancora oggi attualissimo.
Concordo sul fatto che i domini scaduti siano un argomento alquanto discutibile ed opinabile, specialmente perché Google stesso si accorge se il sito è offline molto più velocemente di quanto non facesse un tempo.
I contenuti sono la base per una buona ottimizzazione, tuttavia il pagerank ha ancora un valore fondamentale ed un link ben piazzato proveniente da una pagina ad alto pagerank, sicuramente è altamente influente, nonostante Google voglia farci credere che non è così.
D’ altra parte è possibile arrivare in prima pagina con ranking basso ma è un caso su 10 di fatto…