Strumento per disconoscere link post-Penguin (Disavow links)
Come già scritto in passato, Google nel mese di Aprile ha aggiornato il suo algoritmo per combattere in maniera decisiva il fenomeno del web spam, con la quale molti siti web hanno insozzato le SERP con pagine di scarsa qualità. Detto in breve l’algoritmo Penguin valuta la qualità dei link in ingresso e può decidere o meno di applicare una penalizzazione manuale ad un sito web, facendolo di fatto crollare dai risultati. Questo ha creato scompiglio nella comunità SEO, poichè di fatto hanno tolto la possibilità di manovrare con facilità le posizioni di un sito, andando però a migliorare la pertinenza dei risultati. Difatti il link è uno strumento meritocratico: Più il tuo sito vale, più altri ne parleranno. Con le tecniche black hat però questi link in ingresso venivano immessi in maniera più o meno lecita ovunque, o creando contenuti spammosi un po’ in giro sul web usando commenti, link nei forum, creazione di blog etc.
La notizia che però ha sconvolto un po’ i White Hat SEO era proprio il fatto che questo algoritmo consente di fatto di poter far penalizzare (in modi non estremamente semplici) un concorrente, andandogli a mettere centinaia di migliaia di link di cattiva fama. Ovviamente i SEO Black hat hanno tutti gli strumenti per poter mettere in atto un attacco del genere in breve tempo.
Finalmente Google, dopo insistenti richieste ha deciso di creare una pagina per rinnegare i link in ingresso (Disavow Link letteralmente Disconosci link).
Questo strumento, a detta di Matt Cutts, deve essere usato solo in casi estremi, e solo una minoranza di persone deve utilizzarlo. Inoltre spiega che il metodo migliore è quello di rimuovere ove possibile fisicamente i links, ma non è sempre possibile contattare i webmaster di alcuni siti.
Ciò mi fa pensare che il tool abbia veramente un potente effetto sul posizionamento, poichè disconoscendo un link buono si rischierebbe un drastico crollo nelle posizioni.
Personalmente sono sorpreso da questa scelta (ma anche molto contento), poichè in questo modo si riuscirà ad identificare quali sono i siti untori, i cui link hanno effetti penalizzanti sul nostro. Il vantaggio per i SEO è che non hanno più la necessità di fare i salti mortali per far uscire un sito web da una penalizzazione manuale del web spam team.
Oggi ho fatto la prima richiesta di “Disavow” per un sito che è stato penalizzato ed ha ricevuto .
Sono andato in webmaster tools, mi sono scaricato la lista degli ultimi link in formato csv, ho valutato i link che mi sembravano più fuori tema e di scarsa qualità.
Poi ho creato un file di testo e ho incollato i domini in questo formato:
domain:dominio1.com
domain:dominio2.com
domain:sottodominio.dominio.com
http://www.dominio4.com/pagina1.html
e l’ho inviato in questa sezione:
https://www.google.com/webmasters/tools/disavow-links-main
Questo file è sempre modificabile, quindi se riteniamo che abbiamo rinnegato un link per errore, possiamo sempre tornare indietro, anche se a detta di Matt Cutts, ci vogliono alcune settimane per far si che l’algoritmo digerisca le modifiche.
Beh, adesso stiamo a guardare se questo strumento funziona realmente, e se in questo modo possiamo dormire sonni tranquilli sapendo che nessuno potrà danneggiare il posizionamento del nostro sito.
Google sta tentando di trasformare le Figure SEO in copywriters e spam hunters.
Ora dovremo cacciare anche i links negativi oltre a quelli positivi.
Ciao
Ciao Luigi,
In realtà non gli do’ tutti i torti, prima la situazione stava diventando insostenibile, e praticamente chiunque con una discreta esperienza riusciva a procacciarsi quei link per scalare le serp.
Ora la situazione diventa difficile e quindi solo chi ha i mezzi e le capacità di adattarsi sopravvive.
Per quanto riguarda il fatto di doversi guardare le spalle dai link negativi è una cosa che ha lasciato spiazzato anche me.
Your website must supply a clear message with a goal-oriented direction, setting you
apart from your competitors. Businesses will be
to heavily depending on customers for their survival, without customers a company would cease to exist.
Birthdays, Anniversaries, Housewarmings, Weddings, Baby Showers, Christmas
and Valentines Day.